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15 mila euro dalla Regione del Veneto per le commemorazioni del Vajont |
Mar, 04 novembre @ 15:19:41 |
E' stato il Vice Presidente Marino Zorzato, a proporre il sostegno al 51°
Longarone, 4 novembre 2014
COMUNICATO STAMPA
15 mila euro dalla Regione del Veneto per le commemorazioni del Vajont E' stato il Vice Presidente Marino Zorzato, a proporre il sostegno al 51°
“Il Vajont in teatro”, una collaborazione tra la Fondazione Vajont e l' Associazione Tina Merlin, che propone una serie di rappresentazioni itineranti nell'ambito delle commemorazioni programmate per il cinquantunesimo anniversario del Vajont, ottiene l'attenzione della Regione del Veneto. Su proposta del Vice Presidente, Marino Zorzato, la Giunta Regionale ha, ieri, deliberato un contributo di 15 mila euro per partecipare al sostegno della importante rassegna. Il Presidente della Fondazione Vajont, Roberto Padrin, esprime gratitudine e sottolinea “è doveroso riconoscere pubblicamente la costante vicinanza della Regione del Veneto, nei confronti della tragedia del Vajont, che anche in questa occasione manifesta grande sensibilità”. L'iniziativa in programma prevede 4 incontri. Il primo si è svolto sabato 25 ottobre a Feltre dove i Farsaioli hanno recitato in “La Sapadina”. Gli altri tre incontri in calendario si svolgeranno a Longarone, sabato prossimo, quando Susanna Cro presenterà “Correte! Longarone non c'è più”, a Ponte Nelle Alpi, sabato 29 novembre con il Teatro del Fiume in “Vajont una rabbia più grande della pietà”. La rassegna si concluderà venerdì 12 dicembre con il monologo di Patrizia Zanco in “Onorata Società- Il Vajont dopo il Vajont”, a Belluno. Nel più immediato appuntamento, sabato prossimo al Centro Culturale di Longarone, alle 20,30, l’Associazione culturale Tina Merlin, la Fondazione Vajont e il Comune di Longarone hanno voluto riproporre, alla memoria e alla storia del Vajont, il disastro del 1963, “Correte! Longarone non c’è più!”, un reading (lettura-spettacolo) di e con Susanna Cro accompagnata dalle musiche di Diego De Pasqual.
In “ Correte! Longarone non c’è più!” ciò che accadde il 9 ottobre del 1963 viene visto e vissuto dalla parte dei soccorritori. Lo scritto è stato ispirato soprattutto dalle testimonianze dirette raccolte in testi, archivi ed interviste e la drammaturgia ricostruisce, in un intreccio di narrazione, poesia e musica, le prime notizie di ciò che avvenne e la partenza dei soccorsi, lo scenario fisico ed emotivo che si impose a coloro che, per primi, si ritrovarono in quel paesaggio desolato, crudo e crudele, la Natura sovrastante l’uomo, il contatto continuo e assiduo con la morte che può comunque incredibilmente essere portatore di germi di vita, di rinascita, di una solidarietà e di una compassione che cambia l’essere. Sensazioni, domande e meditazioni veicolate da voce e musica invitano senza retorica a una memoria che possa essere testimone-guida dentro ognuno di noi.
Ufficio stampa Fondazione Vajont
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