"Sgombriamo il campo da fantasie e demagogici atteggiamenti che possono inquinare l’impegno delle nostre comunità a lasciare un segno profondo, sotto l’egida del Vajont, nella memoria delle nuove generazioni . Le nostre amministrazioni privilegeranno la sostanza e la profondità del messaggio, rispetto al valore estetico, nell’approvare le iniziative che da ogni dove arrivano sui nostri tavoli caratterizzate da tanta sensibilità da parte di quanti propongono iniziative e idee da sviluppare per celebrare i cinquant’anni dal 1963
Così, all’unisono, i Sindaci di Longarone, Castellavazzo, Erto e Casso e Vajont, rispondono a quanti temono che la ricorrenza possa rappresentare una fonte di spesa eccessiva in un momento congiunturale particolarmente difficile.
Al di là che la spesa degli enti locali è già oggi fortemente vincolata dai limiti del cosiddetto patto di stabilità desideriamo rassicurare i nostri cittadini che le spese per le celebrazioni saranno improntate su trasparenza e sobrietà e per questo, in nostro aiuto, arrivano molte proposte sostenute dagli stessi propositori o sostenibili a costi limitati e rappresenteranno elemento di selezione fondamentale gli aspetti di merito rispetto alla coerenza e alla forza del messaggio, del monito da perorare e trasmettere” a detta di Roberto Padrin, Franco Roccon, Luciano Pezzin e Felice Manarin, i sindaci dei Comuni del Vajont.
Sono infatti un centinaio, oltre a quelle programmate specificatamente dalle amministrazioni locali, che rappresenteranno la struttura del calendario celebrativo, le iniziative proposte per le celebrazioni del cinquantesimo e il programma di lavoro che i Sindaci e le Commissioni individuate si sono dati è impostato su criteri alternativi rispetto a precedenti occasioni e situazioni analoghe.
In questo caso non sono i Comuni a proporre, ma bensì a selezionare sulla base di elementi di valore e di merito, perché essendo tanti non pare possibile accoglierli tutti, per ragioni non solo finanziarie ma anche di tempi e logistica. Così sono state individuate quattro linee di indirizzo entro le quali collocare le iniziative, che prevedono un metodo di lavoro veramente alternativo e innovativo rispetto ad altre occasioni.
Infatti i Comuni non avranno necessità di stilare un programma, ma fare regia delle proposte giunte sui loro tavoli, così da collocarli organicamente nel programma celebrativo. Questo ha comportato una selezione difficile perché ne consegue l’esclusione di molte iniziative e talune veramente meritevoli, ma non essendo possibile accoglierle tutte verrà proposto lo svolgimento in altro periodo, magari in occasione delle prossime ricorrenze. Queste le linee di indirizzo della programmazione: rievocativa, culturale, ringraziamento e di prospettiva.
Attraverso questi segmenti l’intento delle amministrazioni locali è quello di segnare la “memoria” con il ricorso alla rilettura della storia per non dimenticare, con eventi culturali e sportivi di significato umano interiore e capaci di permeare le nuove generazioni, con il ringraziamento verso la solidarietà espressa e con progetti mirati a collocare nel futuro, le nostre comunità, fuori pericolo da aggressioni sociali, ambientali e soprattutto da iniziative speculative dell’uomo” concludono i Sindaci.
Longarone/Castellavazzo/Erto e Casso/Vajont, 1 marzo 2013
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